8 dic 2020

Dicembre è...

Siamo a dicembre.

Dicembre è sempre stato sinonimo di festa, famiglia, amici, un tempo più intimo, più caro. 

Dicembre è sinonimo di compleanni: il mio, di mia nipote e sorella più grandi.

Dicembre è la sera Natale (sì perché non casa facciamo la cena e non il pranzo!) con le mie sorelle, cognati e nipotanza, la Gespa che passa a prendere il caffè quando esce da casa dei nonni, l'albero di Natale che pullula di pacchi e il pavimento che si ricopre di coriandoli di carta strappata. È Adele che impazzisce a scartare i regali di tutti e il suo faccino sorpreso e felice sia con un cappello che con qualsiasi cosa è una gioia simile a poche altre cose.

Dicembre è abbellire e decorare. È le luci colorate, è gli addobbi semplici e minimalisti o kitsch ed ingombranti, è il colore rosso, un colore che ho sempre amato, è le canzoni di Natale per il centro storico.

Dicembre è il 24 Dicembre e tutti i suoi rituali: il parrucchiere, il pranzo con alcuni amici, caffè vari mentre preparo il tiramisù, l'aperitivo, l'amatriciana, il prosecco e l'orologio che ci ricorda che è, di fatto, mattina.

Dicembre è capodanno: che sia una cena con gli amici o io, Ighy e Adele da soli è sempre la scusa per una bella cena e augurarsi il meglio per l'anno che entra. È fuochi d'artificio.

Dicembre è il tempo per se stessi. È il tempo dei bilanci ed è il tempo dei nuovi propositi ed obiettivi. 

Dicembre è anche la scusa per reincontrarsi con quelle persone a cui vuoi bene, ma che durante l'anno vedi poco.

Per me è sempre stato uno dei momenti più belli dell'anno nonostante abbia anche le sue negatività: i lavori da consegnare, la ricerca  estenuante dei regali, il tour de force per certi settori...


Questo Dicembre non è iniziato nel migliore dei modi. Aspettavamo con ansia di sapere come avremmo potuto queste feste e la delusione c'è. Aspettare il nuovo decreto con la stessa ansia con cui affrontavo gli esami all'università: sapevo di sapere, ma fino a quando c'era il voto sul libretto non ero mai sicura. La sensazione del dopo, però, non è mai la stessa: superato l'esame andavo a festeggiare, ascoltato parlare Conte mi rassegno sempre più. È così, una delle emozioni che ho provato di più è la rassegnazione. Non mi piace. Non fa parte della mia persona, ma mi sento così stanca e infastidita da tutto questo che, spesso, non riesco a fare altro.

È stato un anno complicato (per essere educata e non usare parolacce), di adattamenti, di nuove abitudini, di nuovi modi di vivere. Un anno di restrizioni, di regole e norme su ogni aspetto della nostra vita. Un anno di lontananze e distanze, di slogan che mi avevano  stancato già prima che venissero pronunciati, di false ripartenze, di mille parole solo parole. 

Un anno massacrante per tutti: per alcuni a livello fisico, per altri a livello psicologico e per altri ancora in entrambi i casi. 

Siamo stati messi alla prova come mai avremmo pensato. 

Quello che mi spaventa di più è l'incertezza di non sapere quando finirà, se mai si ritornerà un po' alla normalità senza mascherine, senza distanziamento, senza contare quanti siamo a cena, senza dover capire quale colore siamo e quello che significa, senza file, senza chiusure, ma con sorrisi e abbracci, con musica e concerti, con feste e musei, con pizza e cinema, con la tranquillità anche di uno starnuto in mezzo alla gente e non sembrare un appestato. Alla normalità con valigie da preparare, viaggi da pianificare e nuovi posti da esplorare. Alla normalità degli affetti e dell'intimità, della famiglia e degli amici. 

Abbiamo vissuto un momento strano che ci è piombato addosso all'improvviso che non ci ha dato il tempo di abituarci del tutto. 

Non siamo mai stati abituati ad avere norme e regole imposte che decidessero della nostra vita intima, privata. È difficile farci i conti, anche se costretti. 

È stato un anno di prime volte, a voler essere romantica.

Un bel bagaglio pieno di emozioni contrastanti mi lascia questo 2020, ma alcune certezze,una delle quali è che ricomincerò a praticare yoga! 

Per te Dicembre ha un significato particolare? Cosa ti porti dietro e cosa ti aspetti? Scrivilo nei commenti e, se ti va, condividi il post.



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