27 mag 2020

Abbiamo imparato qualcosa?

Arriva sempre il momento in cui bisogna tirare le fila. Sempre, non si può scappare.
Abbiamo vissuto mesi in cui gli slogan "Andrà tutto bene", "niente sarà più come prima", "ci sarà un prima e un dopo" hanno segnato le nostre giornate. 
Non mi sono mai piaciuti gli slogan e questi non sono da meno. Non critico gli arcobaleni e i tricolori fuori dai balconi, le canzoni alle 18 e altri gesti simili che hanno fatto sentire unito(?) il paese, anche se non li ho capiti e non li capisco tutt'ora.

7 mag 2020

Inizio ad essere allergica

Siamo sempre stati un popolo a cui piace lamentarsi. 
Questo periodo così assurdo non ci ha di certo migliorato. Anzi, oggi il lamento è addirittura giustificato.
Alzi la mano chi, in questi 2 mesi, non si sia mai lamentato con il compagno, sui social, su una delle tremila videochiamate di gruppo. Credo che in pochi potrebbero.
Capisco, è una situazione senza precedenti, nuova per tutti e difficile da gestire da tutte le parti.
Bè, io sono stufa dei lamenti, ma stufa. In realtà è che mi sono sempre lamentata poco, non per farmi vanto ma è così, e trovo fine a stesso ed irritante il lamento perpetuo.
Sono stufa anche di sentire le parole "vittime" ed "eroi".
Come se oggi la nostra società sia divisa in queste due categorie. Ma chi decide chi appartiene all'una o all'altra?  
Vittima è chi ha dovuto continuare a lavorare in piena emergenza per tutti noi: