11 nov 2021

Forse era meglio rimanere nella bolla

Dopo moooltissimo tempo torno a scrivere nel blog.

Sono stati mesi intensi in cui mi sono concentrata molto su me stessa e la mia famiglia. Abbiamo comprato casa, c'è stato un trasloco non semplicissimo, Adele che ha cambiato scuola, un lavoro nuovo per me, preventivi per i lavori a casa nuova, serate di progettazione e di ricerca per la cucina, i bagni, i pavimenti e chi più ne ha più ne metta. Tutto davvero entusiasmante. Quando una cosa la fai per te ha tutto un altro senso. Non nego che dia gusto stare a guardare le varie cose, a farsi delle idee, ma ora capisco il senso delle trasmissioni americane in cui c'è una coppia o una famiglia che si limita a scegliere la casa e poi pensano a tutto i due tipi e te la consegnano pronta che ti devi solo preoccupare di portare i vestiti!

Ogni tanto sono uscita dalla mia bolla però. Quello che ho visto è stato della serie "Mai 'na gioia!"

Ho visto solo passi indietro, nessuno in avanti. Non parlo del mondo, ma del nostro "bel" paese.

Lasciata la parentesi sportiva che ci ha portato dove è sempre bello arrivare, per il resto ci sarebbe da tirare una riga sopra e cambiare pagina.

Basta guardare agli ultimi avvenimenti: l'affossamento del DDl Zan, ordinanze comunali emanate per prevenire la prostituzione, ma che, di fatto, vietano alla donna di uscire in minigonna e scollatura e di avere atteggiamenti equivoci, l'ipocrisia con cui si parla del cambiamento climatico, le fazioni della tifoseria pro vaccino o contro il vaccino sempre più agguerrite tra loro con l'unico risultato di avere un Paese sempre più diviso, insomma tutte cose che mi hanno fatto pensare che era meglio se avessi continuato a stare chiusa nella mia bolla.

Credo, però, che non sia giusto isolarmi da quello che mi circonda ed allora faccio quello che mi viene più naturale: scrivere.

La prima riflessione che mi viene, in più occasioni e da più anni a questa parte, è come sia caduta in un baratro sempre più profondo la nostra classe politica. Un baratro da cui è difficile risalire secondo me.

Come può una classe politica essere così indietro ed ignara rispetto alla società civile? Come abbiamo fatto a regredire così tanto quando si parla di donne e di minoranze che hanno il diritto di essere difese? Davvero non me lo spiego come siamo passati da conquiste come la legge sul divorzio, sull'aborto, l'abolizione del delitto d'onore e matrimonio riparatore alla negazione della legge sull'omofobia e disabilità o la rimessa in discussione di diritti già assodati.

Come non riusciamo a fare passi in avanti. Come non riusciamo a discostarci da una sottocultura, neanche troppo nascosta, legata alla Chiesa e alle sue regole. Diciamocelo pure ad alta voce, il retaggio cattolico è davvero forte e limitante e questo paese ne è imbevuto fino al midollo.

Non è una critica a chi crede la mia, assolutamente. Rispetto tutti e le loro scelte e credenze, ma la fede non può influenzare il progresso di un intero paese. Rendiamoci conto che, dalla scuola materna fino ai 18 anni, la religione cattolica è una materia scolastica. Rendiamoci ancora più conto che, in molte scuole, è tutt'ora insegnata dal prete in persona. La domanda che mi sorge spontanea è: come possiamo pensare di poter rispondere alle esigenze di una società civile che cambia e si evolve se, di fatto, non riusciamo a staccarci da certe convizioni? Come possiamo parlare di parità di diritti o di difesa di minoranze se abbiamo personaggi come Pillon, Calderoli (che io speravo non occupasse più una poltrona), Salvini e i suoi rosari e crocifissi sbandierati ogni 3 secondi o la Meloni che è una donna, una madre e cristiana? Ho ripreso le sue famose parole in campagna elettorale e solo per citarne alcuni...

Non si può. Non si può proprio. E' difficile a queste condizioni poter pensare di essere in un paese all'avanguardia, progressista, al passo con il cambiamento che i tempi chiedono. Cambiamenti che sono necessari perché la nuova generazione non è più legata a queste definizioni di genere che piacciono tanto agli adulti, non si pone il problema di dover chiamare tutto con un nome ben definito ed hanno una visione della sessualità molto più chiara e meno pudica di qualunque visione potessimo noi avere alla loro età. Certo è che se da un lato è così aperta dall'altro l'esempio che vede quotidianamente in famiglia o nel proprio ambiente non può non influenzarla.

Abbiamo tutti quindi una responsabilità, nessuno escluso. Una responsabilità che parte innanzitutto dalle nostre parole, dal nostro rivolgerci a qualcun altro con certi termini. Finocchio, frocio, checca, lesbica, per non dire di peggio, uscite dalla nostra bocca usciranno anche da quella dei nostri figli, grandi e piccoli, come se fosse la normalità.

Per non parlare poi dell'educazione nei confronti delle donne.

Noi donne non dobbiamo essere protette. Non siamo creature mitologiche, fragili e bisognose d'aiuto. Non abbiamo bisogno di stare sotto ad una campana di vetro.

Quello che vogliamo è essere libere di scegliere per noi e la nostra vita. 

Vogliamo il diritto di mostrare chi siamo. Noi studiamo, ci impegnano, cresciamo, lavoriamo, mettiamo al mondo i figli e costruiamo una famiglia.

Non siamo l'oggetto di scherno di uomini che non accettano un rifiuto.

Non possiamo non indossare una minigonna o degli shorts perché potremmo essere soggette a violenza o diventare il divertimento momentaneo di un gruppo di ragazzi il cui scopo è solo il proprio piacere da riprendere e metterlo on line in cerca di approvazione e popolarità almeno nella propria cerchia di amici.

Si ritorna sempre lì. Già che la nostra società aiuta poco nell'educare al rispetto delle donne e a lasciarle libere di scegliere almeno che l'esempio per le nuove generazioni venga dalla famiglia. Almeno quello, altrimenti è inutile riempirsi la bocca di belle parole e di buoni propositi se poi nei fatti siamo i primi a fare il contrario.


Lo so, è una lotta dura, ma non possiamo abbandonarla. Un passo alla volta, una battaglia alla volta riusciremo a vivere in un mondo un po' più inclusivo e un po' adatto ad ogni donna.





 

  

2 commenti:

  1. Sempre interessanti le tue parole Vale. Continua a scrivere sulle attualità! Leggo molto volentieri il tuo blog 😘

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  2. Grazie mille Silvie ❤️❤️❤️

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