18 feb 2021

Non è lavoro per donne (Non è mondo per donne #3)

Alcuni giorni fa mi è capitato di leggere degli articoli tutt'altro che rassicuranti sul rapporto donna-lavoro. Non che fosse una novità, anzi.
I dati Istat di fine 2020 ci dicono che il 98% delle persone che hanno perso il lavoro sono donne. Sono quelle con contratti più sfavorevoli o instabili, stipendi più bassi e su di noi è ancorato il forte retaggio culturale che tutto ciò che riguarda la cura e il mantenimento della casa sia compito principalmente nostro. 

In quest'anno ci siamo dovute districare tra cercare di mantenere il lavoro, anche in smart working, figli, casa e tutti i compiti quotidiani che ci spettano, senza avere una distinzione spazio/temporale. 
Per chi ha prole, in più, ha dovuto fare i conti con le chiusure della scuole, le svariate quarantene, la DAD e non sempre i figli possono essere lasciati da soli a casa in autonomia e quindi conseguenti congedi parentali - in effetti sempre ben visti dal datore di lavoro! -  perchè non tutti hanno i nonni di supporto, sempre pronti a dare una mano.

Credo che in molte ci sentiamo abbandonate a noi stesse, costrette ad un destino ignobile in cui dobbiamo scegliere tra lavoro e famiglia. Ci sono poi anche madri separate, madri single che un incastro tra tutte le cose lo devono trovare per forza, ma questa è un'altra storia...
E' sconcertante come ancora i passi in avanti fatti siano davvero ben pochi. Le chiacchiere, invece, molte come a pulirsi la coscienza. Non credo che siamo proprio da buttare via, anzi. Credo che abbiamo bisogno di sapere e vedere che si crede in noi, di essere considerate davvero per le nostre capacità e potenzialità (che sono davvero tante!).
Purtroppo oggi viviamo in una società che non è pronta ad accoglierci sul serio. Per quante misure e manovre possano mettersi in atto - sempre poche! -  la tendenza a sottovalutare la donna continua a persistere. E' proprio un'idea radicata, insita nella società di quale dovrebbe essere il ruolo, difficile scostarsi. L'ultimo esempio lo abbiamo nel nuovo governo: solo 8 donne su 23 e soltanto 3 sono Ministro con portafoglio.

E' un problema se siamo troppo giovani ed inesperte.
E' un problema se siamo intorno ai 30 perchè potremmo voler figli.
E' un problema se siamo over 40 perchè iniziamo ad essere troppo vecchie.
E' un problema se siamo troppo magre o siamo troppo grasse.
E' un problema se siamo troppo competenti, se sappiamo parlare con cognizioni e non solo per dare fiato alla bocca.
E' un problema se proviamo a lamentarci o siamo stanche perchè non sappiamo apprezzare.
E' un problema se siamo belle, ma anche se siamo meno belle.
E' un problema se siamo determinate e sappiamo cosa vogliamo.
E' un problema se vogliamo figli, ma anche se non li vogliamo.
E' un problema se siamo realizzate ed abbiamo conquistato quello che abbiamo, ma è un problema anche il contrario.

Leggevo anche di come gli effetti della pandemia siano cambiati radicalmente: se la scorsa primavera c'era ad essere positive nonostante casa/stop dal lavoro o smart working/DAD ecc... adesso invece la positività ha lasciato spazio ad un senso di stanchezza opprimente, a preoccupazioni sempre maggiori e quindi più difficoltà nel gestire tutto. Bè sembra la scoperta dell'acqua calda, ma non ci si ferma quasi mai a pensare a cosa significa un anno così, non può certo andare tutto bene (per fortuna ci siamo almeno lasciati alle spalle gli ipocriti arcobaleni fuori dalle finestre!)

Insomma siamo un problema perchè abbiamo una voce, vogliamo i nostri diritti, vogliamo scegliere e, ogni tanto, vorremmo anche la possibilità di crollare. 
Se già cambiasse la prospettiva e non fossimo viste come un problema, ma come una risorsa le cose potrebbero davvero iniziare a cambiare.
Per fortuna in questa moltitudine di problemi c'è chi è riuscito nel suo intento e ora ha il lavoro che voleva, un'indipendenza economica, una famiglia - se la desiderava - una casa, insomma la vita che si era scelta e che si è costruita con determinazione e sacrificio. 

Bè, care amiche, guardiamo a loro perchè sono la dimostrazione che niente è impossibile!






























































2 commenti:

  1. Bravissima, bel post! è sistema radicato nella nostra cultura, infiltrato fino al subconscio, introiettato come verità assoluta e immutabile, è il PATRIARCATO e va abbattuto. <3 :*

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    1. Esatto. È una lotta di tutte noi, ci coinvolge in un modo o in un altro e, anche se non è sempre facile, non bisogna demordere e continuare a lottare.

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