11 giu 2020

Sono ancora capace?

Ho avuto un assaggio di normalità. E' stato strano davvero.
Ho portato la bimba al parco a giocare, ho rivisto e riabbracciato la mia famiglia e gli amici, abbiamo pranzato e bevuto una birra come se il tempo si fosse fermato a tre mesi fa.
Non nego che mi è sembrato insolito: ero lì, ma allo stesso tempo, c'era una me che, ogni tanto, guardava la scena da fuori ed era un pò frastornata.
A fine giornata ho sorriso a me stessa, un sorriso di tenerezza come ad un bambino che impara qualcosa di nuovo e scopre un pò più se stesso.
Sì, perchè ho sofferto la solitudine e la lontananza dai miei affetti più cari, ma ritrovarmi in mezzo a tante persone mi ha disorientato per un pò.
E non me lo aspettavo, sul serio.
Credo che mi sono abituata a stare in casa, a godermi le belle giornate in giardino insieme alla bimba e a Ighy, ad arrabbiarmi, ad analizzare, a progettare e mille altre cose, è diventata la mia nuova routine. Ora è come dover imparare di nuovo a condividere con gli altri il tempo e lo spazio. 
Se, per esempio, mi mancava uscire a prendere il caffè, ora delle "chiacchiere da bar" ne faccio volentieri a meno e il caffè me lo bevo in casa.
Ed è intrigante. Non avrei mai pensato che a 33 anni avrei detto una cosa di questo tipo. Mi è sempre piaciuto uscire e conoscere persone nuove. Ecco, quindi, una sfida inaspettata invece. 
Trascorrere il tempo e condividere il proprio spazio con chi voglio, ora più che mai. Se fino a qualche anno fa mi piaceva circondarmi di 3000 persone indistintamente, ora sono molto più selettiva: meglio pochi ma buoni insomma, di qualità, anche se difficilmente dico no a nuove conoscenze perchè poi una bella sorpresa è sempre dietro l'angolo! In questo senso lo sono da un pò, in realtà, e voglio di rimanere così. Magari potrò risultare antipatica o menefreghista, ma questo periodo di chiusura forzata ha tirato fuori chi siamo veramente, su chi possiamo contare e chi era solo una presenza effimera o magari ci ha fatto riavvicinare. Ho avuto il manifestarsi concreto del valore del tempo. Se fin'ora era stato solo un promemoria scritto ora è diventato un dogma: il tempo non va sprecato. Mai. Non siamo interamente padroni del nostro tempo, può cambiare all'improvviso, possiamo averne troppo o non averne affatto. Per questo dobbiamo viverlo appieno, facendo scelte, prendendo il brutto e il bello, essere sempre consapevoli di noi così da far pace con il trascorrere delle ore, dei giorni e degli anni. 
Ora, comunque, mi abituerò di nuovo ad uscire di casa, a ritornare a tutti quei momenti di condivisione che mi rendevano felice perchè, per quanto ami stare da sola, amo altrettanto essere circondata dalla persone con cui sto bene! 



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